A Milano si festeggia il Carnevale Ambrosiano, che cade qualche giorno dopo rispetto al resto d’Italia.
Ma quali sono le sue origini? Il Carnevale Ambrosiano prosegue fino al sabato successivo al Martedì Grasso, senza sovrapposizione tra Quaresima e Carnevale, e termina esattamente con l’inizio della Quaresima.
Scopriamo tutto quello che c’è da sapere.
Rito ambrosiano e rito romano
Qual è la differenza tra rito romano e rito ambrosiano? Il rito ambrosiano, secondo la tradizione, è stato introdotto da Sant’Ambrogio, patrono della città.
Rispetto al rito romano (adottato nel resto d’Italia) quello ambrosiano si distingue per i paramenti sacri e alcuni elementi della messa: l’ostensorio è solitamente trasparente e di forma diversa, lo scambio della pace avviene prima della preparazione dei doni e la benedizione finale è preceduta dal Kyrie Eleison.
Una delle differenze più note è che nel rito ambrosiano la Quaresima non inizia il Mercoledì delle Ceneri (come nel rito romano), ma la prima domenica successiva.
Origini del Carnevale Ambrosiano
Questo modo differente di calcolare l’inizio della Quaresima ha dato origine al Carnevale Ambrosiano, chiamato anche “Carnevale vecchio”, che non termina il Martedì Grasso ma il sabato precedente l’inizio della Quaresima.
C’è anche un’altra tradizione che spiega il motivo del perché a Milano e a Roma si festeggiano due Carnevali diversi: il vescovo Ambrogio, infatti, era partito per un pellegrinaggio dicendo che sarebbe stato di ritorno a Milano per il Carnevale, in modo da dare inizio alla Quaresima.
Fece ritardo, ma la città scelse di aspettarlo prolungando il Carnevale e posticipando l’inizio della Quaresima.
La realtà storica è più semplice: il rito romano, considerano le domeniche giorni di non digiuno, anticipò l’inizio della Quaresima al Mercoledì delle Ceneri per avere 40 giorni effettivi di digiuno.
Fino a quel momento, infatti, la Quaresima iniziava dappertutto la domenica.